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Pila di libri

Io abito in due mondi.

Uno è quello dei libri.

- Una mamma per amica -

Recensione "Caraval" di Stephanie Garber. Ecco perché è la mia trilogia preferita:

  • Immagine del redattore: Alessia
    Alessia
  • 22 set 2022
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 4 ott 2022


Fermi! Date un'occhiata alla legenda prima di iniziare a leggere la recensione:

Quello che leggerete proviene dalla mente di Alessia. Miriam li ha letti, ma è troppo impegnata con l'organizzazione della festa di paese e ha bisogno di dormire.

"Le persone sono disposte a sborsare parecchi quattrini, o a rivelare i propri segreti più nascosti, per assaggiare un pizzico di magia di Caraval. Ma quelli che non giocano secondo le regole pagano un prezzo molto più alto".

Benvenuti nella recensione della saga che più mi sta a cuore e che penso di aver

consigliato persino a mia madre.

La Garber, dal 2016, non fa altro che sfornare libri e spin-off legati al mondo di Caraval e per chi è un amante dei mondi di fantasia ambientati in uno pseudo circo, allora questa storia fa per voi.

Iniziamo dall’ordine di lettura, molto intuitivo, ma doveroso da fare:

🎪 Caraval

🎪 Legend

🎪 Finale

🎪 C’era una volta un cuore spezzato (libro di apertura di una trilogia spin-off incentrata su Jacks ed Evangeline, di cui presto leggerete la recensione)


Nel primo libro ci troviamo immersi in una storia vissuta dal punto di vista di Rossella e raccontata in terza persona, il cui POV si alterna con quello della sorella Donatella in quelli successivi. Il legame tra le due è centrale anche in questa saga (l’abbiamo già visto con i libri della Black e della Maas) e, seppur molto diverse sia caratterialmente che esteticamente, farebbero di tutto l’una per l’altra. Donatella, per anni maltratta dal padre e promessa in sposa a un conte mai visto prima e di cui ben poco si sa, ha intenzione di cercare la salvezza lontana da Trisda e punta tutto su ciò che la affascina di più da tutta la vita: i racconti fiabeschi su Caraval e il suo burattinaio Legend. Con l'aiuto di Julian, un marinaio conosciuto per caso, elabora un piano di fuga in modo da coinvolgere anche la sorella e per raggiungere l'isola privata di Legend, luogo in cui si svolgerà la nuova edizione di Caraval.

Una volta arrivati a destinazione, però, Rossella si ritrova con Julian e senza la sorella, che non riescono a trovare da nessuna parte. Non passa troppo tempo dalla sua sparizione che scoprono il vero scopo del gioco di quella edizione: ritrovare Donatella Dragna, tenendo conto che tutti i concorrenti sono uno più assetato di vincita dell'altro e farebbero di tutto pur di assaggiare un pizzico della magia di Caraval.


"Qualsiasi cosa tu abbia sentito raccontare di Caraval non è paragonabile alla realtà. È molto più di un semplice gioco o di uno spettacolo. È quanto di più vicino alla magia esista a questo mondo".

Caraval non è soltanto un circo, o meglio, è molto di più di questo: è uno spettacolo mai visto prima, un gioco ricco di magia e mistero, durante il quale non ci si può fidare di nessuno e il premio in palio è la realizzazione di un desiderio da parte di Legend, il Mastro di Caraval, colui che muove tutti i fili del gioco e coordina l’élite di attori che vi prendono parte. Legend, di fatto, è l’antagonista che per i primi libri non si incontra mai e di cui nessuno conosce la sua vera identità. A parte una persona, di cui scopriremo l’identità soltanto alla fine del secondo libro.


Le certezze di questi libri sono ben poche, da come potrete aver capito, ma è proprio questo il bello: ritrovarsi davanti a una storia all’Inheritance Games, la cui unica ovvietà è il nome delle protagoniste. Ma forse neanche quello.

Questa è una storia che cattura sin dall’inizio e che viviamo pagina dopo pagina anche noi lettori da casa, che ci fa affezionare alla protagonista e ai suoi scopi nobili, ma a cui non manca una sana dose di romanticismo.

!! PREMESSA: questa non è una saga paragonabile ai libri della Maas (intendiamoci), anzi, il massimo che leggerete saranno dei baci sporadici accompagnati da brevi descrizioni.


Per quanto riguarda il mio parere sui personaggi: Rossella è mille volte sopra Donatella, sia a livello di personalità che di struttura descrittiva. La Garber (purtroppo) ha la tendenza a descrivere i personaggi più o meno allo stesso modo, infatti, mi sono ritrovata più volte a domandarmi di quale sorella si stesse parlando.

Entrambe partono con una descrizione ben distinta del carattere (infatti all’inizio sappiamo che Rossella è la sorella più introversa ed empatica, mentre Donatella è quella che agisce d’impulso), ma che durante il corso della storia si mescolano l’uno all’altro.

Nulla da togliere alla storia che, comunque, è ricca di descrizioni e mi ha fatta sognare più volte ad occhi aperti.

Donatella, invece, non la sopporto. Non so perché, ma provo un odio immotivato nei confronti delle sorelle con un carattere forte e che tutti adorano (anche in questa recensione riesco a trovare il modo di tirare fuori Nesta Archeron, incredibile). Quindi, i libri a seguire, sono stati meno piacevoli del primo, ma resi comunque amabili dalla presenza di Legend che nel giro di poco diventa subito il mio protetto 🫶🏻

Appunto per uno dei miei personaggi preferiti: Julian ❤️‍🩹 ragazzo misterioso che nel primo libro fa le veci della fata madrina e accompagna Rossella per tutto il gioco, ma che nasconde tanti segreti che lo porteranno più volte a compiere la decisione sbagliata.


Commento finale: leggetelo se amate le storie ambientate al circo e i personaggi misteriosi che vi daranno del filo da torcere.

Leggetelo se, come me, spesso cercate storie non impegnative ma scritte bene.

La Garber, tra l’altro, è pure una stellina e mi fa troppa tenerezza 🥺 comfort writer since 2016.




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