Recensione "Queste Gioie Violente" e "Queste Violenti Fini" di Chloe Gong. Nella TBR. Subito!
- Miriam
- 14 set 2022
- Tempo di lettura: 4 min

Fermi! Date un'occhiata alla legenda prima di iniziare a leggere la recensione:
Tutto quello che leggerete è frutto della mente di Miriam. Alessia non l'ha letto, ma lo farà presto.
Stiamo parlando di una dilogia che avrà uno spin-off che vedrà come protagonista Rosalind, la cugina di Juliet, la protagonista dei due libri che sono il centro della recensione di oggi.
Si potrebbe intuire, già dai titoli, che si tratta di una rivisitazione/re-telling/thriller/fantasy del super classico dello zio Will Shakespeare: Romeo e Giulietta.
Partiamo da questo: mi è piaciuto? Sì, l'ho apprezzato molto. Ben strutturato, gli eventi si incastravano perfettamente gli uni con gli altri. Una macchina ben oliata. Poi, io li ho letto in inglese semplicemente perché è il mio nuovo pallino insieme ai romanzi rosa, ma sono entrambi disponibili già tradotti e in italiano (da quello che ho letto in giro, le traduzioni sono fatte anche abbastanza bene).
Tornando a noi, mi è anche piaciuto molto come l'autrice abbia fatto fare una comparsa, in un qualche modo, a tutti i personaggi della storia originale. Per esempio abbiamo una cugina Rosalind in questi libri che, nel dramma di Shakespeare, è il primo colpo di fulmine di Romeo. In questo caso è la ragazza che Roma doveva sedurre e sfruttare per ottenere informazioni (più sotto spiegherò meglio la trama).
Mi ha fatto impazzire? Non saprei in tutta sincerità. Bellissima la storia e il modo in cui gli eventi si sono collocati. Anche i personaggi e il loro sviluppo/le loro relazioni mi sono piaciute. L'ho però trovata una storia super densa e ricca di informazioni. Diciamo che non si tratta di uno di quei libri da spiaggia che sto respirando in questo periodo e che per questo motivo, magari, ho fatto un pochino più fatica a proseguire e concludere la lettura. (Quindi, in sostanza, ammetto che il problema sia mio). Mi sento di consigliarvelo? Assolutamente sì, senza nessun ripensamento in proposito.
Ora, passiamo alla storia. Si tratta di due famiglie rivali, come nel dramma shakespeariano. abbiamo, da una parte, i Montagov, una famiglia russa (i Montecchi) e dall’altra i Cai la famiglia originaria di Shanghai (i Capuleti). Si parla di due realtà di gangster che gestiscono Shanghai, tra traffici di droga, minacce, rapine e scambi con altri elementi caratterizzanti della città negli anni 20 del ‘900. Juliette Cai, è da poco tornata in città perché ha passato l’adolescenza in America, un’idea del padre che ha voluto allontanarla dalla faida in corso con i Montagov, soprattutto dopo l’attacco subito nella loro residenza di famiglia quando Juliet si trovava ancora lì. Mano a mano che la storia si sviluppa si possono osservare i parallelismi costruiti dall’autrice. Non sono mai eccessivamente evidenti, ma quando saltano fuori, la risatina malefica seguita da “questo è nella storia originale” scappa sempre. Vi faccio un esempio. Ad un certo punto, nel primo libro, Juliette, si intasca una boccetta di una sostanza chimica sperimentale che simula la morte. Suona familiare? Nel secondo libro sono riportati quasi esattamente i versi del dramma di Shakespeare di quando i due discutono su cosa caratterizzi veramente l’oggetto (“una rosa è sempre una rosa anche se non ha più quel nome” circa… giusto per intenderci). Una cosa che mi ha lasciata in parte perplessa è lo spirito di autosacrificio che entrambi hanno in tutti e due i libri. So che nella storia originale uno muore per l’altra e viceversa, ma qui parliamo di “faccio del male alle persone che ti sono care per non fare male a te e non mi importa se dopo mi odi perché l’importante è che tu sia al sicuro”. Questo è il tipo di sacrificio che leggiamo in questa dilogia, quando il problema sarebbe stato semplicemente risolvibile con un minimo di conversazione. Sì, sono una fan della conversazione, anche se capisco che non servisse ai fini della trama, anzi. Serviva i fini della trama l’incomprensione tra i due.
Comunque, si sono fatti perdonare, in alcuni punti dei libri, soprattutto quando utilizzavano nomignoli in lingua l’uno per l’altra. Inizialmente, a proposito, sono rimasta perplessa perché ho supposto fossero degli insulti o delle imprecazioni (perché, vi ricordo, dovrebbero odiarsi questi due), poi, dopo un po’ (oltre la metà del secondo libro) mi sono insospettita e ho fatto le mie ricerche.
I due piccioncini si chiamano rispettivamente “tesoro” in russo (lui a lei) e “caro” in cinese (lei a lui). Dopo questa scoperta, avvenuta intorno alle due del mattino, i miei dotti lacrimali hanno ceduto e posso ammettere di essermi fatta un piccolo piantino di commozione.
La loro storia, però, non si concentra sulla storia d’amore. Non solo ecco.
Il punto focale è un mostro e il suo burattinaio. Si tratta di un essere che ha un cervello centrale e tanti piccoli “sottoposti” che lavorano con una mente condivisa (come in Stranger Things per intenderci). Il problema è che questi si diffondono come i pidocchi, insinuandosi sotto il cuoio capelluto delle vittime e, nel momento in cui il mostro principale riceve l’ordine, questi insetti spingono il loro ospite ad artigliarsi la gola fino alla morte. Tramite questo essere, i nostri due innamorati si ritrovano a dover collaborare, nonostante montagne di astio e risentimento e sacrificio personale alle spalle. Perché, per entrambi, almeno all’inizio, la cosa più importante è salvare la loro città da un nemico invisibile. Iniziano quindi questa caccia al mostro misterioso che vuole uccidere tutti e, come ogni storia che si rispetti, cadono in vecchie abitudini che non avrebbero dovuto nemmeno esistere.
Ok, direi che siccome ho condensato la dilogia in un’unica recensione, conviene tenerla spoiler free per chi non avesse ancora finito di leggerla o non l’avesse ancora iniziata.
Se vi chiedete se finisce come nel dramma o la risoluzione è lievemente più allegra (non può essere rosa e fiori, siamo coerenti con l’ambiente in cui è posta) ... Non vi resta che finire di leggere per scoprirlo!
Se vi ho convinti, cliccate sul tasto qui in basso e correte ad acquistarlo!
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