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Pila di libri

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- Una mamma per amica -

Recensione "Il Regno dei Malvagi" di Kerri Maniscalco. Perché leggerlo in 4 semplici passi:

  • Immagine del redattore: A&M
    A&M
  • 26 ott 2022
  • Tempo di lettura: 5 min

Fermi! Date un'occhiata alla legenda prima di iniziare a leggere la recensione:

Quello che leggerete proviene dalla mente di Alessia. Miriam ha finito la saga e la trova super-uper trash e i suoi commenti saranno di questo colore.

Benvenuti nella recensione a tema Halloween! E quale miglior scrittrice potevamo trattare questa settimana se non l’autrice delle Indagini di Audrey Rose Wadsworth. Come potrete aver intuito, però, abbiamo deciso di recensire la saga de Il Regno dei Malvagi, in modo da festeggiare (Miriam su questo avrà senz’altro qualcosa da ridire) l’uscita del secondo volume in Italia il 15 novembre (e del terzo che è uscito in inglese il 27 settembre).

Prima di iniziare a recensire questo libro devo ammettere una cosa: mi sono convinta a leggerlo grazie a Tik Tok (per l’ennesima volta) e alle centinaia di video di ragazze che continuavano a fare video con citazioni di questa saga. E capisco benissimo il successo che ha avuto: la Maniscalco, con Il Regno dei Malvagi, ci ha permesso di addentrarci in una storia dove la componente fantasy, romance e mistery si intrecciano, ma senza mai prevalere l’una sull’altra. Insomma, tutto quello che piace tendenzialmente ai lettori lo potete trovare in questa saga.

Ci troviamo in un mondo di fantasia ambientato in Italia e vissuto dal punto di vista di Emilia, la quale ci permetterà di conoscere meglio anche la gemella Vittoria. Due giovani ragazze nate e cresciute in una delle tredici famiglie di streghe più famose a Palermo e che, come tutte, nascondono la loro vera identità a chiunque, lavorando nel rinomato ristorante di famiglia proprio per non destare sospetti.

Una sera, però, Vittoria non si presenta al lavoro. Sarà proprio Emilia a trovare il cadavere profanato della sorella. Con tanto di altare sacrificale e cuore strappato dal petto oserei aggiungere. Distrutta dal dolore, decide che farà di tutto per scoprire chi sia il brutale assassino e vendicarla. Anche a costo di usare la magia nera tanto proibita e di cui la nonna non parlava mai. Anche a costo di allearsi con uno dei sette Principi dell’inferno, i Malvagi, i quali rappresentano i peccati capitali e da cui prendono ispirazione anche per i nomi. (Trash, vi avevo avvertito prima ancora dell'inizio della recensione). Fin da quando era piccola, le hanno sempre detto di guardarsi da loro, ma una volta conosciuto Ira non riesce quasi a rinunciare alla sua presenza, finendo all’interno di un cerchio che la riporterà continuamente da lui (nonostante inizialmente viva un miscuglio di sensazioni negative nei suoi confronti). Ira, appunto, giura di essere dalla sua parte, e di aver ricevuto l’incarico di risolvere il mistero degli omicidi che stanno insanguinando la Sicilia. Ciò che Emilia dovrebbe ricordarsi è che, quando si ha a che fare con i Malvagi, niente è come sembra.


La scrittura della Maniscalco è molto scorrevole seppur il worldbuilding sia risultato essere un po’ carente, ma, nonostante tutto, la storia l’ho trovata molto originale e sono riuscita anche ad affezionarmi alla protagonista e ai suoi introiti con Ira.

Un fattore che sicuramente mi ha permesso di apprezzare di più la storia è proprio l’ambientazione. Infatti, non mi è mai capitato di leggere fantasy ambientati in Italia, ancor meno a Palermo, e da quanto mi sembra di aver capito, la componente italiana è molto cara alla Maniscalco, la quale si ritrova spesso a fare citazioni a prelibatezze della cucina siciliana. Capirete quanto è cara la componente italiana alla Maniscalco quando nei primi capitoli vi ritroverete una Emilia che esordisce con un sentitissimo: "Vaffanculo a chi ti è morto". Avendoli letti in lingua, l'uscita è stata parecchio esilarante... C'è da dire che, come Alessia, ritengo che uno dei punti forti di questo romanzo e della saga in generale, è la scorrevolezza e la semplicità della storia. (La saga che ha come primo libro Sulle tracce di Jack lo Squartatore a mio parere è stata studiata meglio a livello di intrighi e di trama).


Tornando ai personaggi, Emilia, ha le classiche caratteristiche di una protagonista coraggiosa e di questo tipo ne abbiamo già viste tante in queste recensioni (una menzione speciale va a Nahri, Jude e Rossella). Infatti, stiamo parlando una protagonista non particolarmente originale: sì coraggiosa e disposta a tutto pur di dare giustizia alla gemella, ma nulla che mi faccia dire: "Questo è il miglior personaggio di sempre".

Ebbene sì, anche in questa saga ritroviamo il fattore "sorellanza", ma con l'eccezione che stiamo parlando di una sorella morta. Emilia parla davvero tanto di lei e dai suoi racconti possiamo dedurre che si trattasse del suo esatto opposto, ma di fatto la verità sulle azioni che l'hanno portata ad entrare in contatto con i Principi dell'inferno (ovvero, il fulcro di tutto il primo libro) la scopriremo soltanto alla fine.

(Sono sicura, però, che se non fosse morta, Vittoria, mi sarebbe stata antipatica tanto quanto le sorelle dei libri delle scorse recensioni). Pssss, come se non avessi detto niente, ma più andrete avanti e più scoprirete che le cose in cui ha messo le mani in pasta Vittoria la portano ad essere ancora più antipatica.

Ad ogni modo, posso confermare che Ira sia il personaggio portante di questa storia. Anche qui, un personaggio cupo che abbiamo già ritrovato da tante altre parti, ma il ruolo che si ritrova a coprire da un non so che di interessante al tutto. Tra tutto, è anche molto sarcastico, infatti, ho adorato gli scambi di battute tra lui ed Emilia.


Inutile dire che questo libro l'ho apprezzato più del dovuto probabilmente perché si tratta di una storia non impegnativa. Alla fine gli si chiede di essere un romance, ma anche un fantasy e un mistery ed è proprio quello che fa. La Maniscalco, come ho già detto su, è stata molto brava ad anticipare ciò che piace leggere di solito alle persone che bazzicano questo genere e, infatti, sono mesi che non vedo l’ora di leggere la continuazione del questo libro (Miriam può confermare). L'unica conferma che posso fornire è che hai rivenduto il libro in inglese perché si stava avvicinando la data di uscita in italiano e non volevi iniziare a leggere in lingua.

Cosa mi aspetto dal Regno dei Dannati? Un approfondimento sul legame tra Ira ed Emilia, perché la conclusione del primo libro proprio non mi è piaciuta. O meglio, le ultime 100 pagine sono state un continuo problema dopo l'altro (il che ha reso la storia molto interessante, ma dal punto di vista di una lettrice che ama i lieti fine non tanto). Ovviamente non mi aspettavo un libro auto-conclusivo (sapevo sin dall'inizio che si sarebbe trattata di una trilogia), ma neanche così!

Comunque, il mio verdetto finale è ⭐️⭐️⭐️⭐️/5. Hands down!

Fidatevi, l'approfondimento arriverà e non so se vi piacerà (parlo come una persona che ha finito la saga e a cui la suddetta saga non è piaciuta). Questo perché, piccolo spoiler, mi piace il trope degli amanti predestinati, non fraintendete, ma se questi amanti non sono stati effettivamente predestinati, ed è tutto un gioco di tempi e di anime che si intrecciano (non intendo quelle dei due piccioncini) ...non mi convince. Logicamente questo è un mio personalissimo parere, però il primo libro, per la sua leggerezza, mi ha anche strappato delle risate e si merita un ⭐️⭐️⭐️️.5/5.


Insomma, questo è il libro che fa per voi se, come me, amate:

  1. Storie senza troppe pretese, ma che hanno la capacità di tenerti legato dalla prima all'ultima pagina

  2. Personaggi dal carattere forte, che sono in grado di prendere ogni sventura e farla propria (cosa che probabilmente io non riuscirei a fare, ma forse è proprio per questo che amo i personaggi intraprendenti) e con tanto senso dell'umorismo

  3. Un trope enemies to lovers che parte dall'essere davvero tanto enemies ma che verso la fine sembra diventare tutt'altro (non vi spoilero troppo, anche perché ha una piccola percentuale slow burn che impedisce di apprezzare veramente il legame che inizia ad esserci tra i due)

  4. L'Italia





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